Carissime amiche e carissimi amici, quest’anno sto entrando nella celebrazione della Pasqua con un atteggiamento diverso e nuovo. Voglio condividere con voi questi sentimenti: anzitutto un grazie grande e di cuore. Nelle giornate che ho trascorso in ospedale al s. Paolo, ho sperimentato la vostra vicinanza, nella preghiera e nell’amicizia che mi avete dimostrato: tanti messaggi, tanti wapp… a cui forse non sono ancora riuscito a rispondere del tutto. Grazie per questo legame del cuore e nel Signore. Ho poi sperimentato che davvero tutto è dono, anche nelle cose più piccole. Anche per me tante cose erano la normalità, quasi dovute… e invece ecco che sto valorizzando tutto quello che ho e che sono: poter respirare bene, camminare velocemente, fare le scale senza fermarmi ogni 6 gradini a prendere fiato per cinque minuti …: e questi sono segni di quel dono molto più grande che è la vicinanza di Gesù, che mi è data solamente perché lui mi vuole bene e basta. E, ancora una volta, questa Pasqua mi dice: “ Dio mi vuole bene, anche quest’anno, perché Lui è davvero un Dio”. Pensando al Mistero della Pasqua, chiedo di ricordare ragazzi-giovani e adulti che sono fuori dal riferimento al “Signore=Dono della vita”. Ho la percezione che siamo due pianeti diversi, ma non mi rassegno e prego perché anche loro possano “ri-sperimentare” la vicinanza del Signore, proprio attraverso la nostra presenza e la nostra religiosa amicizia: siamo qui perché Dio ama questo nostro quartiere proprio con la passione che abbiamo dentro nel cuore e che è il senso e la pienezza del nostro vivere.
Che la gioia della nostra Pasqua possa arrivare proprio a tutti loro. Buona Pasqua.